La cittadina di Sorso
Sorso (Sòssu in turritano) è un comune italiano di 14 457 abitanti, facente parte della Rete metropolitana del Nord Sardegna, della provincia di Sassari in Sardegna. Si tratta del quinto comune per numero di abitanti della provincia, ha una superficie di 67,1 chilometri quadrati ed è situato nell'antica regione della Romangia, affacciandosi sul golfo dell'Asinara.
La città possiede una cantina sociale, oltre a diverse aziende vinicole di media grandezza che producono vini di qualità superiore, e, per i suoi prodotti, è entrata nel novero delle città del vino, sono inoltre molto apprezzati prodotti come l’olio di oliva extra vergine, il pane tipico di Sorso chiamato ‘biscottu’e i dolci tipici come le formagelle di formaggio e ricotta, i cozzuli, i biscotti spumosi, ecc.
Dalla città si va verso la spiaggia della Marina di Sorso anche a piedi o in bicicletta, percorrendo il lungo viale Marina, alberato e illuminato, con pista ciclabile e pedonabile, utilizzato molto per lo jogging. La Marina di Sorso si trova al centro dei 18 km della lunga spiaggia di proprietà comunale. La pista ciclabile e pedonabile continua poi per circa 6 km in direzione della spiaggia di Platamona, toccando tutte le numerose discese a mare chiamate pettini e il bellissimo stagno naturale dove è possibile passeggiare lungo i ponticelli o fare birdwatching.
La costa comunale comprende circa 12 km di spiaggia e 6 km di scogliera, è una spiaggia di sabbia bianca e conchiglie, larga dai 10 ai 25 metri, che in molti punti conserva ancora un sistema dunale intatto; per la maggior parte è spiaggia libera, ma si trovano anche vari lidi con lettini e ombrelloni, chi non ama la spiaggia può usufruire dei 6 km di scogliera, dove è possibile pescare polpetti o fare foto/pesca subacquea; la spiaggia della Marina di Sorso è adatta alle famiglie per la sicurezza del mare per i bambini, per i servizi e un piccolo parco giochi, punti di ristoro, ristoranti e pizzerie, un parco acquatico.
L’aria profuma dell’odore salmastro dei pini, proveniente dalla pineta che costeggia il mare lungo tutta la costa, molto apprezzata per lo jogging e i pic-nic.
La pesca sportiva (da riva e con fucile, molto praticata tutto l'anno) nel periodo estivo è consentita dalle ore 20.00 alle ore 9.00. I fondali son in prevalenza sabbiosi. Molto comune è imbattersi (con la maschera) in pesci di varie pezzature: orate, mormore, saraghi, sogliole, muggini e spigole. Non è raro infatti (il mattino presto o verso tarda sera) vedere branchi di pesci fuggire dai predatori saltando anche fuori dall'acqua.
In diversi periodi dell’anno vengono praticati degli sport acquatici grazie al vento e alle correnti marine(windsurf).
STORIA
Sorso oltre al mare è un territorio ricco di testimonianze archeologiche risalenti al periodo prenuragico, l'attuale borgo però è di origine romana e divenne grosso centro religioso nel Medioevo, quando si narra che il 26 maggio del 1208 la Madonna apparve ad un povero muto, restituendogli la voce perché potesse indicare il punto dove voleva che fosse eretto un santuario, detto della Madonna di Noli Me Tollere, facendo apparire ai piedi di una statua della Madonna la scritta in latino Noli Me Tollere (non spostarmi)
Del prenuragico, rimangono le domus de janas di l'Abbiu e il sito di Geridu che è il più importante sito archeologico della città romangiate. Si trova lungo la strada provinciale 25 Sassari-Sorso a 2 km da Sorso stessa. Gli scavi hanno riportato alla luce un antico insediamento con resti che vanno dal preistorico al romanico originariamente denominato Jelithon. Sono invece propriamente riconducibili al periodo nuragico, ossia all'età del bronzo, i nuraghi di Bachileddi, Sa Corona Ruja e San Biagio. È presente anche un pozzo sacro denominato "Serra Niedda".
MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE
- Quartiere della Bicocca: presente nell'abitato è un quartiere di impianto medievale.
- Chiesa di San Pantaleo: ai margini del quartiere della Bicocca. La chiesa attuale in forme neoclassiche del 1836 è costruita su un'altra risalente al XV secolo.
- Fontana della Billellera: è una fontana del seicento. Svolse un importante funzione di approvvigionamento per la popolazione. Su questa fontana persistono due simpatiche leggende, entrambe portano alla stessa conclusione cioè che bere l'acqua renda pazzi ma sono contrastanti tra loro.
- Palazzo Baronale: nel centro del paese, di fattura seicentesca è stato fatto costruire dagli Amat che vi risiederono. Andato in rovina, è stato restaurato per farlo diventare centro culturale.
- Chiesa della Beata vergine d'Itria: poco distante dal palazzo baronale è stata costruita nel XVII secolo e la facciata è scandita da lesene.
- Chiesa della Madonna di Noli Me Tollere: anch'essa del XVII secolo, costruita sulla vecchia chiesetta del XIII secolo risalente all’apparizione della Madonna ad un povero muto, è sede del simulacro dell'omonima Madonna oggetto di profonda venerazione popolare.
- Cappella di Noli Me Tollere: In località Pedrugnanu risale ai primi del Novecento, ed è stata rinnovata pochi anni fa
- Oratorio di Santa Croce: XVI secolo, in stile tardogotico, al suo interno è collocato un antico crocifisso ligneo di pregevole fattura.
- Chiesa di Sant'Anna: XVII secolo, è completata da alcune cappelle laterali e ha la volta a botte.
- Chiesa di San Pasquale Baylon: è una chiesa del 1780 in forme barocche costruita dai gesuiti. Si trova in regione Malafede al confine col comune di Sassari.
- Chiesa di Santa Monica: Chiesa di Fattura Moderna, con tetto a cuneo e 3 rondoni sulla facciata.
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